Vallesaccarda, sfida sull’agricoltura di comunità: olio extravergine gratis in cambio di olio esausto

Extravergine gratis in cambio di olio esausto a Vallesaccarda. È la sfida sull’agricoltura di comunità lanciata dal Sindaco Franco Archidiacono, che punta a favorire il riciclaggio dei rifiuti sostenendo i prodotti tipici del territorio. Per ogni 5 litri di oli esausti resi, il Comune omaggia il cittadino con una bottiglia di olio locale da un litro. E la formula si ripete: per ogni chilo di alluminio reso al centro di raccolta, le famiglie hanno diritto ad 1 kg di caciocavallo e un barattolo di miele rigorosamente locali.
La strategia della “agricoltura di comunità” messa in campo dall’amministrazione di Vallesaccarda mira a diversi obiettivi: la valorizzazione delle aziende agricole locali; la promozione dei prodotti tipici come asset del territorio; una raccolta differenziata innovativa, che alla salvaguardia ambientale aggiunge una più agevole manutenzione del depuratore comunale. Nel 2019 infatti, gli abitanti di Vallesaccarda hanno reso ben 500 litri di oli esausti, e il Comune ha distribuito 100 litri di olio extravergine gratis, acquistato dalle aziende del territorio. “Le aziende agricole sono i destinatari di questo indirizzo, ma anche gli educatori al rispetto dell’ambiente” spiega il sindaco Archidiacono. “Noi amministratori abbiamo scelto di rinunciare alle indennità di carica e di devolverle all’acquisto di prodotti agroalimentari dalle aziende del territorio, per contribuire alla loro crescita, ma anche per valorizzare e promuovere le produzioni locali fra la cittadinanza. Fino ad oggi sono stati investiti 23mila euro nell’acquisto di prodotti tipici locali presso le aziende del territorio: acquistiamo l’olio da un’azienda di Zungoli, e da una di Venticano, e da poco tempo si è inserita nel nostro circuito un’azienda di un giovane di Vallesaccarda”.
Il percorso immaginato dalla misura “Agricoltura di Comunità” ha previsto anche la nascita di un laboratorio pubblico di trasformazione dei prodotti agroalimentari a servizio del territorio. Un sito di trasformazione che consente di ottenere le certificazioni dell’Asl, e che ad oggi è stato utilizzato da diverse aziende soprattutto nella fase sperimentale. “Il laboratorio è stato utilizzato per effettuare test e trasformazioni sull’olio e lo zafferano, sui legumi, e registriamo l’interesse da parte di nuove aziende che vorrebbero sperimentare la trasformazione di prodotti ortofrutticoli” continua Archidiacono. L’utilizzo dell’attrezzatura del laboratorio è a costo zero per chi volesse usufruirne, e nel caso di un utilizzo costante e duraturo nel tempo, il Comune si riserva di richiedere all’azienda la donazione di una percentuale dei prodotti trasformati alla mensa scolastica cittadina.

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