Sportello Salute. Ecco perché ci serve il Mes

La pandemia da SARS-CoV-2 ha messo a nudo la nostra vulnerabilità economico-sociale, che si trasformerà in fragilità se non sapremo reagire in modo resiliente. E affinché ciò avvenga, occorre acquisire e gestire al meglio le inedite disponibilità finanziarie messe in campo dall’Unione Europea: MES e Recovery Fund.
Il MES è pronto e l’importo che il nostro Paese potrà richiedere è di circa 37 mld di euro (il 2% del PIL). E’ pur vero che si tratta di un prestito da restituire in 10 anni e che l’accesso al MES potrebbe essere visto come difficoltà del nostro Paese a finanziarsi sui mercati e, quindi, dare impulso a possibili ondate speculative. Ma è altrettanto vero che, in questo particolare momento storico, l’Italia necessita di tali fondi per rafforzare il sistema salute nazionale. Non ne possiamo fare a meno.
Da evitare, quindi, l’irretimento in spazi vuoti di pensiero, intrisi di banali stereotipi, di perniciose retoriche e di insopportabili demagogie. Il sistema salute nazionale va riorganizzato e irrobustito, agendo sui suoi pilastri portanti:
implementazione dell’assistenza territoriale e dei servizi di cure domiciliari integrate, contrasto alla patologica mobilità sanitaria, riforma dell’emergenza-urgenza, riorganizzazione della rete ospedaliera e relativo upgrading strutturale, tecnologico e organizzativo, digitalizzazione e telemedicina, ricerca scientifica.
La tutela della salute non deve essere più considerata come una spesa corrente, bensì come un investimento per il bene dell’individuo e per lo sviluppo delle comunità. Un appuntamento con la storia al quale i Comuni, garanti del benessere delle comunità locali, dovranno farsi trovare pronti ed esserne i protagonisti.


Il Direttore Scientifico e Responsabile dello Sportello Salute
Antonio Salvatore


*per contatti scrivere a: sportellosalute@rossiwebtest.it/ancicampania


 

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