Il mese di settembre segna il primato d’incremento dei casi post fase acuta della pandemia. In Italia, dal 2 al 30 settembre, il numero dei casi è lievitato da 27.817 a 51.263, di cui: il 93% in isolamento domiciliare, il 6% in regime di ricovero con sintomi e il restante 1% in terapia intensiva. Il prospetto e il grafico illustrano l’incremento dei casi registrato in Italia nel mese di settembre, di cui l’82% è avvenuto sul territorio nazionale. L’attuale età mediana è di 41 anni, di cui: il 53% maschi e il 47% femmine.
La Campania è tra le Regioni in cui s’è registrato un incremento dei casi superiore alla media nazionale. In un solo mese, si è passati da 2.402 casi a 6.113. Inoltre, mentre in Italia la percentuale dei positivi, rispetto ai tamponi processati, è dell’1,8%, in Campania è del 5,1%.
Il prospetto e il grafico illustrano l’incremento dei casi in Campania.
La circostanza che 9 casi su 10 siano asintomatici, induce fondatamente a ritenere che l’attuale situazione epidemica sia ben diversa da quella vissuta a marzo. Ed è per questo che alcuni virologi di fama internazionale, tra cui il prof. Giulio Tarro, ritengono che l’emergenza sia finita e che sia in corso la cosiddetta “immunità di gregge”. Una sorta di protezione indiretta per coloro che non hanno sviluppato direttamente l’immunità, grazie a una parte significativa della popolazione che ha già superato l’infezione con anticorpi propri.
L’andamento epidemico, in ogni caso, impone il rigoroso rispetto delle misure di sicurezza raccomandate dalle autorità governative.
Il Direttore Scientifico e Responsabile dello Sportello Salute
Antonio Salvatore
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