Sportello Salute. Concessa ai privati la possibilità di eseguire tamponi

Sportello Salute. Concessa ai privati la possibilità di eseguire tamponi

L’unità di Crisi Regionale, ravvisata l’esigenza di potenziare le attività di contact tracing, di sorveglianza sanitaria di sospetti positivi asintomatici e di esecuzione di tamponi oro-faringei – attività che, allo stato, sono in capo ai Dipartimenti di Prevenzione delle AA.SS.LL. – ha concesso alle Strutture Private Accreditate la possibilità di eseguire alcuni test molecolari per Sars-Cov-2 (tamponi).
Vi sono, tuttavia, precise limitazioni:
1. le Case di Cura possono effettuare i tamponi solo ai propri operatori (dipendenti e/o collaboratori) e degenti;
2. i Laboratori Privati Accreditati, purché autorizzati e accreditati anche per il settore specializzato di microbiologia e virologia, possono eseguire tamponi solo in favore di aziende private in materia di “medicina del lavoro”.
Ne consegue che l’esecuzione dei tamponi, al di fuori delle predette ipotesi, resta di esclusiva competenza delle strutture pubbliche appartenenti al Coronet Lab Campania.
Per quel che concerne la diffusione del virus, nonostante nelle ultime 48 ore vi sia stata una flessione del numero dei positivi, a fronte di una crescita dei tamponi processati, ciò che merita attenzione è il fenomeno crescita delle ospedalizzazioni.
I prospetti illustrano l’andamento dei pazienti ospedalizzati in Campania.
E’ agevole rilevare che il numero degli ospedalizzati (con sintomi e in intensiva) al 5 settembre 2020 è pressoché analogo a quello rilevato al 31 maggio 2020! Un dato tutt’altro che rassicurante.
La crescita degli ospedalizzati induce fondatamente a ritenere che l’infezione non circola solo tra i giovani e tra gli asintomatici, ma che vi sia il fondato pericolo di una rottura della barriera generazionale. Un evidente segnale premonitore che il virus incomincia a coinvolgere una fascia di popolazione più anziana.
A questo punto una riflessione sorge spontanea: rispetto agli altri Paesi europei, l’Italia ha un maggior numero di giovani che vive in famiglia; un fenomeno particolarmente diffuso nelle Regioni del Sud in cui il contatto diretto e indiretto nonni-nipoti è molto più stretto e, quindi, il rischio di un contagio è più probabile.
Inoltre, la ripresa dell’attività didattica e la conseguente crescita della mobilità saranno un ulteriore fattore di rischio da governare con la massima attenzione, poiché i mezzi di trasporto sono luoghi ad alto rischio conduzione.
Per non parlare poi degli “acceleratori di trasmissione” che inizieranno ad operare con l’avvio della stagione autunnale.
Insomma, senza farsi irretire da chi teorizza complotti o epidemie indotte, bisogna perseverare nell’osservanza delle ordinarie misure di sicurezza, evitando inutili, quanto dannosi, catastrofismi.


Il Direttore Scientifico e Responsabile dello Sportello Salute
Antonio Salvatore


*per contatti scrivere a: sportellosalute@rossiwebtest.it/ancicampania


 

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