Ristoranti, pizzerie e bar, chiusura alle 23. Le nuove eccezioni con i chiarimenti

Arrivano nuove disposizioni con l’Ordinanza n.77 del 5 ottobre (SCARICA E LEGGI) e cambiano gli orari di apertura di ristoranti, pizzerie, pub e bar.
Fino al 20 ottobre 2020, è fatto obbligo ai bar, gelaterie, pasticcerie ed esercizi similari di chiusura dell’attività dalle ore 23,00 alle ore 06,00 del giorno successivo, nei giorni da domenica a giovedì; dalle ore 24,00 alle ore 6,00 del giorno successivo, nei giorni di venerdì e sabato. Fanno eccezione gli esercizi presenti all’interno di strutture di vendita all’ingrosso che osservano orari notturni di esercizio.
Eccezione:  non si applica ai bar/punti di ristoro presso le stazioni di servizio delle autostrade e tangenziali, fermo il divieto di vendita di alcolici dalle ore 22:00;

Ai ristoranti, pizzerie ed altri esercizi della ristorazione (pub, vinerie, kebab e similari), è fatto obbligo di prevedere l’ultimo ingresso dei clienti nonché degli avventori per asporto alle ore 23,00, per l’intera settimana.

Eccezione. Le consegne a domicilio sono consentite senza limiti di orario. E si applica esclusivamente a ristoranti, pizzerie ed altri esercizi della ristorazione (pub,
vinerie, kebab e similari). (CHIARIMENTO n. 35)
Asporto. Il limite orario delle ore 23:00 per la vendita con asporto (“Ai ristoranti, pizzerie ed altri esercizi della ristorazione (pub, vinerie, kebab e similari), è fatto obbligo di prevedere l’ultimo ingresso dei clienti nonché degli avventori per asporto alle ore 23,00, per l’intera settimana”) non si applica agli esercizi di ristorazione che ordinariamente svolgono attività di asporto con consegna all’utenza in auto, i quali possono esercitare la propria attività, nel rispetto delle misure di prevenzione e sicurezza vigenti, assicurando un sistema di prenotazione da remoto.
Confermato su tutto il territorio regionale, l’obbligo di indossare la mascherina anche nei luoghi all’aperto, durante l’intero arco della giornata, a prescindere dalla distanza interpersonale, fatte salve le previsioni degli specifici protocolli di settore vigenti (ad esempio per le attività di ristorazione, bar, sport all’aperto), approvati o prorogati con le ordinanze vigenti o riportati in allegato al DPCM 7 settembre 2020.

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