Migliora l'indice di contagio, ma la Campania resta ancora in zona rossa

Migliora l'indice di contagio, ma la Campania resta ancora in zona rossa

Rallenta la velocità di trasmissione dell’epidemia in Italia e in Campania. L’indice Rt è prossimo a 1 in molte Regioni e il Ministero della Salute ha effettuato una riclassificazione del rischio: Lombardia, Piemonte e Calabria diventano arancioni. La Campania, pur in presenza di segnali di miglioramento, resta in in zona rossa.
Si segnalano 2.924 nuovi positivi, perlopiù asintomatici (91%), ma cala la loro incidezia sia rispetto al numero dei casi testati (19%) sia dei tamponi processati (13%). In calo anche il numero dei posti letto occupati in terapia intensiva (184 vs 200 di 24 ore fa), con un tasso del 28%, sotto la soglia d’allerta del 30%.
Resta alto, invece, il tasso d’occupazione nelle aree mediche (69%) ben oltre la soglia del 40%, vigendo un upgrading modulare in base al fabbisogno.
Crescono i decessi (+63), sebbene il tasso di letalità della Campania sia inferiore alla media nazionale. La nostra Regione, infatti, a differenza delle altre, presenta un migliore case-mix epidemiologico. La percentuale degli ospedalizzati (sia in aree mediche che in terapie intensive), rispetto al totale complessivo dei casi, è meno della metà della media nazionale.
I prospetti che seguono illustrano il confronto dei dati delle prime tre Regioni maggiormente colpite dalla diffusione del virus in questa seconda fase (Lombardia, Piemonte e Campania). Delle tre Regioni, la Campania è quella che presenta, nelle ultime due settimane, il trend migliore. Dunque, segnali assai positivi. Non bisogna, tuttavia, abbassare la guardia, poiché l’incidenza è ancora elevata per permettere una gestione sostenibile. Il Direttore Scientifico e Responsabile dello Sportello Salute ANCI Campania
Antonio Salvatore


*per contatti scrivere a: sportellosalute@rossiwebtest.it/ancicampania


 

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