Messa in sicurezza di scuole e strade, l'inizio dei lavori slitta al 15 luglio

I Comuni beneficiari dei contributi ripartiti nell’ambito del programma pluriennale per favorire la messa in sicurezza di scuole, strade e edifici pubblici hanno più tempo quest’anno per iniziare l’esecuzione dei lavori e per rendicontarli. L’articolo 114 del Dl 34/2020 apporta una serie di modifiche al pacchetto normativo che ha stabilizzato le misure di sostegno agli enti locali per il potenziamento della manutenzione dei propri patrimoni, disciplinate da una serie di disposizioni legislative adottate lo scorso anno. La norma del decreto Anticrisi interviene limitatamente al 2020 sulle scadenze stabilite dall’articolo 30, comma 14-ter del Dl 34/2019 convertito dalla legge 58/2019 per la realizzazione degli interventi finanziati nel programma pluriennale, al fine di consentire la messa in sicurezza di scuole, strade, edifici pubblici e patrimonio comunale, nonché abbattere le barriere architettoniche a beneficio della collettività.
Il Comune beneficiario del contributo è ora tenuto ad iniziare l’esecuzione dei lavori non più entro entro il 15 maggio, ma entro il 15 luglio. Nel caso di mancato rispetto del termine di inizio dell’esecuzione dei lavori o di parziale utilizzo del contributo, lo stesso viene a essere revocato, in tutto o in parte, entro il 30 agosto 2020 (e non entro il termine ordinario del 15 giugno), con decreto del Ministro dell’Interno. Le somme derivanti dalla revoca dei contributi sono assegnate con lo stesso decreto ai Comuni che hanno iniziato l’esecuzione dei lavori in data antecedente al 15 luglio, dando priorità ai Comuni con data di inizio dell’esecuzione dei lavori meno recente e non oggetto di recupero. Le amministrazioni beneficiarie della seconda tranche di contributi sono tenute a iniziare l’esecuzione dei lavori, nel 2020, entro il 15 novembre (in deroga al termine ordinario, stabilito al 15 ottobre di ciascun anno). Il monitoraggio delle opere realizzate con i contributi è effettuato dai Comuni beneficiari attraverso il sistema previsto della Banca dati delle amministrazioni pubbliche (Bdap) e le amministrazioni sono tenute a rendere nota la fonte di finanziamento, l’importo assegnato e la finalizzazione del contributo assegnato nel proprio sito internet, nella sezione amministrazione trasparente, sottosezione opere pubbliche.

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