Niente coprifuoco deciso dai sindaci. Strappo Anci: si scarica ancora su di noi. Leggi il testo coordinato dei DCPM 13 e 18 Ottobre

Covid, restrizioni soft con i sindaci che decideranno  le zone rosse nelle città (ma la norma è stata modificata dopo le proteste di ANCI). Ora la chiusura di strade e piazze sarà possibile solo d’intesa con Prefetti e Asl.
II decreto del presidente del Consiglio Conte detta le nuove regole (SCARICA IL NUOVO DCPM E LEGGI): cancellato che i primi cittadini potranno chiudere dopo le 21 aree delle ci per impedire assembramenti (lo potrebbero fare solo su richiesta delle Asl e Prefetti). Ma lo strappo resta. «Il governo, senza nemmeno affrontare il tema nelle numerose riunioni di queste ore, inserisce in un dpcm una norma che sembra avere il solo obiettivo di scaricare sulle spalle dei sindaci la responsabilità del coprifuoco agli occhi dell’opinione pubblica. Questo non lo accettiamo – dice il Presidente Nazionale di ANCI, Antonio Decaro – . Ci saranno le forze dell’ordine a controllare le aree pubbliche in cui sarà vietato l’ingresso e a riconoscere residenti e avventori dei locali? I cittadini non si sposteranno da una piazza ad un’altra? Nei momenti difficili le istituzioni si assumono le responsabilità non le scaricano su altre istituzioni con cui lealmente dovrebbero collaborare. I sindaci sono abituati ad assumersi responsabilità. Vorremmo che tutte le istituzioni facessero lo stesso». ‘«Abbiamo considerato una scorrettezza istituzionale approvare una norma di cui non si era discusso» ha concluso il Presidente ANCI. «I sindaci non si sottraggono alle responsabilità ma a noi è sembrato inserire quella norma nel decreto senza dire nulla ai sindaci un modo per scaricare la responsabilità del coprifuoco sui sindaci davanti all’opinione pubblica e devo dire l’effetto è arrivato perché da stamattina i cittadini ci chiedono quali sono le aree che dobbiamo chiudere».
Ecco tutte le altre misure contenute nel DCPM del 18 Ottobre, coordinato con quello del 13
1) Le attività relative al comparto della ristorazione sono consentite dalle ore 5.00 alle 24.00 se il consumo avviene ai tavoli; in caso contrario l’apertura è permessa fino alle ore 18, l’asporto è possibile fino alle 24, libere le consegne.
2)Nei ristoranti è possibile occupare un massimo di sei posti per tavolo e i ristoratori devono affiggere il regolamento ben visibile.
3)No alle limitazioni di orario per servizi di ristorazione su autostrade, ospedali e aeroporti; sale bingo e sale gioco aperte fino alle ore 21.
4)La scuola continua in presenza, è possibile però modulare ulteriormente gli orari di ingresso e di uscita per i licei, anche attraverso l’eventuale utilizzo di turni pomeridiani e disponendo l’ingresso non prima delle ore 9.
5)La Didattica a distanza è possibile in caso di criticità e previa comunicazione alle autorità competenti del Ministero dell’Istruzione.
6)Vietati lo sport da contatto a livello amatoriale, no gare e competizioni di attività dilettantistica di base.
7)Vietate sagre, fiere locali, convegni e congressi.
8)Tutte le riunioni delle Pubbliche Amministrazioni, devono tenersi a distanza.
9)Le palestre hanno una settimana per adeguare i protocolli di sicurezza, altrimenti potrà essere prevista la sospensione delle attività
 
 

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