Impiegati e funzionari dei Comuni a contatto con il pubblico: ecco quali sono le precauzioni, semplici e anche un po’ scontate, da adottare in tempi di coronavirus. Ce lo dice il Ministero della salute, diffondendo una apposita circolare in cui viene sottolineata che la responsabilità di tutelare gli operatori dal rischio di caso biologico è in capo al datore di lavoro (in questo caso il Comune) con la collaborazione del medico competente.
Indicazioni operative
Al momento si ritiene sufficiente, ad esclusione degli operatori sanitari, adottare queste misure preventive:
1) Lavarsi frequentemente le mani;
2) porre attenzione all’igiene delle superfici;
3)evitare i contatti stretti e protratti con persone con sintomi simil influenzali;
4)adottare ogni ulteriore misura di prevenzione dettata dal datore di lavoro;
Ove, nel corso dell’attività lavorativa, si venga a contatto con un soggetto che risponde alla definizione di caso sospetto (febbre, tosse, difficoltà respiratorie. Nei casi più gravi: polmonite, sindrome respiratoria acuta grave, insufficienza renale, secondo i dati del Ministero della Salute), il responsabile comunale provvederà a contattare i servizi sanitari segnalando che si tratta di caso sospetto per nCoV.
In questo caso, nell’attesa dell’arrivo dei sanitari, cosa bisogna fare?
Queste le misure da adottare:
a) evitare contatti ravvicinati con la persona malata;
b) fornirla con una maschera di tipo chirurgico;
c) lavarsi accuratamente le mani prestando particolare attenzione alle superfici corporee che sono eventualmente venute a contatto con i fluidi del sospetto malato;
d) far eliminare in sacchetto impermeabile, direttamente dal paziente, i fazzoletti di carta utilizzati. Tale sacchetto sarà smaltito in uno con i materiali infetti prodottisi durante le attività sanitarie del personale di soccorso.
Deve essere cura del sindaco e del Segretario comunale diffondere queste informazioni sul posto di lavoro agli operatori a diretto contatto con il pubblico.
