Chiusura di molti uffici postali. Marino scrive a Poste Italiane: ripensateci

Nel corso di questa emergenza, molti Sindaci hanno rilevato una diffusa chiusura di Uffici Postali che hanno creato non pochi problemi sul territorio. Il Presidente di ANCI Campania, Carlo Marino, ha scritto alla Responsabile istituzionale per il Sud, Maria Lea Pettolino, chiedendo attraverso di lei un ripensamento da parte di Poste Italiane delle decisioni assunte. Ecco il contenuto della lettera.

OGGETTO: Chiusura di Uffici Postali in Campania

In questa difficile emergenza epidemiologica, Poste Italiane ha recentemente comunicato che continua ad essere garantito, in ottemperanza ai Decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri, il servizio su tutto il territorio nazionale, nel rispetto della tutela della salute dei propri lavoratori e di tutti i cittadini.
E’ un fatto che consideriamo di importante e significativo valore.
Tuttavia è con rammarico che ANCI Campania, raccogliendo la preoccupata comunicazione pervenuta da molti sindaci della Regione, segnala che il servizio offerto con un numero limitato di Uffici Postali aperti e con contingentate aperture pomeridiane, sta creando non pochi disagi in larga parte della comunità regionale, già particolarmente afflitta dalle restrizioni in corso.In alcuni estesi comprensori, queste chiusure producono eccessivi spostamenti sul territorio, oltre che assembramenti davanti alle singole filiali, comportamenti entrambi sconsigliati, e talvolta sanzionati, sia la Governo Nazionale che da quello Regionale.
Per questo motivo, facendo leva sul carattere popolare del servizio e sullo spirito collaborativo che Poste Italiane ha sempre manifestato nei confronti dei Comuni della Campania e dei suoi Sindaci, vi chiediamo di riconsiderare l’estensione delle chiusure in atto e di predisporre aperture che possano in questi frangenti alleviare il disagio di una parte importante della nostra popolazione campana.

 

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