Bilancio di previsione, ANCI e UPI chiedono lo slittamento al 31 marzo

Bilancio di previsione, ANCI e UPI chiedono lo slittamento al 31 marzo

«Con la presente si chiede di valutare un rinvio del termine per l’approvazione del bilancio di previsione degli enti locali per il 2021-2023». Inizia così la lettera che ANCI e UPI hanno inviato (CLICCA E SCARICA) al ministro degli Interni, Luciana Lamorgese. La richiesta di ANCI e UPI per conto di Comuni e Province scaturisce da una serie di concomitanti circostanze. «La recrudescenza dell’emergenza epidemiologica nell’ultimo trimestre del 2020 e le numerose scadenze accumulatesi in questo periodo, tra cui l’approvazione del Piano economico-finanziario rifiuti 2020 in base al metodo ARERA per i Comuni che hanno optato per il rinvio a fine anno a norma dell’art. 107, co. 5 del dl n. 18 del 2020 e la regolamentazione necessaria per l’avvio del nuovo “Canone unico” la cui proroga non è stata ritenuta meritevole di considerazione, determinano una situazione di notevole criticità».
Inoltre, aggiungono ANCI e UPI, la scadenza attualmente fissata al 31 gennaio 2021 «renderebbe impossibile per
molti enti locali pervenire ad una formulazione corretta delle previsioni e degli atti propedeutici concernenti le entrate tributarie e patrimoniali».
Per questo motivo, connessa anche a una precaria previsione delle entrate stante il perdurare dell’emergenza pandemica, si chiede «una proroga del termine in oggetto al 31 marzo 2021, da sottoporre al parere della Conferenza Stato-Città e Autonomie locali del 14 gennaio p.v.»

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