Il Presidente Carlo Marino: "Si faccia un patto tra Stato e cittadini"

DICHIARAZIONE DEL PRESIDENTE DI ANCI, CARLO MARINO, DOPO IL NUOVO DPCM: “RESTRIZIONI INUTILI SE NON C’E’ UN PATTO CON I CITTADINI”.

«Ci troviamo in un momento difficile, stiamo affrontando una grave fase di emergenza. Questo richiede di avere non soltanto capacità di fronteggiarla, ma anche fiducia nelle possibilità che il nostro ruolo, quello di Sindaci, ha di superarla e risolverla. E’ scoccato, ancora una volta, il momento delle responsabilità. Ma, diciamolo forte: non si può procedere solo a colpi di limitazioni e legnate. C’è bisogno di un patto chiaro e sincero tra lo Stato e i cittadini.
Bisogna mettere in campo una responsabilità collettiva.
Occorrono comportamenti diffusi di tutti nella nostra Regione, perché tutti siamo chiamati a contribuire a sconfiggere la pandemia e la diffusione del contagio. Con le mascherine, con il distanziamento sociale, con i comportamenti virtuosi, evitando occasioni di contatto superflue.
Bisogna scongiurare la rottura del tessuto democratico i cui segnali si sono intravisti in questi giorni con scoppi di ribellione che, al netto di infiltrati e provocatori, segnalano una preoccupante lacerazione nella tenuta sociale delle nostre comunità sofferenti.
E’ necessario, diciamolo con forza, che non si ripetano più le sconsolanti lungaggini e gli ingorghi burocratici della scorsa primavera, è necessario un ristoro che arrivi immediato e diretto ai cittadini e alle categorie colpite dal nuovo DPCM. Aiuti a fondo perduto, sostegni al pagamento degli affitti degli immobili commerciali, sospensioni e riduzioni di imposte e tasse, già a partire dal primo novembre e per sei mesi.
I Sindaci della Campania sono pronti a fare la propria parte. Non si attestano a difesa della propria sfera di competenza ma, al contrario come già hanno fatto in questi mesi, offrono collaborazione, cercano coordinamento, raccordo positivo con Regione, associazioni professionali, singoli cittadini.
Non è più tempo di finzioni, nessuno dovrà trincerarsi a difesa del proprio spicchio di interesse. Un grande Papa ha detto: “Non consultarti con le tue paure, ma con le tue speranze e i tuoi sogni”.
Ecco, noi Sindaci siamo chiamati ancora a una prova di orgoglio e laboriosità, senso della misura e della responsabilità. L’abbiamo già data in passato, siamo pronti a farla di nuovo. La faccia anche il Governo nazionale».

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